PAG FORMA

Formarsi e formare è un impegno che Diapason da anni mette al centro del proprio lavoro, nella convinzione che dedicare tempo e risorse al sapere, al saper essere e al saper fare sia un plus che fa la differenza.


Per questo abbiamo dedicato un’Area organizzativa che si occupa di dare forma a un Piano Annuale per i propri operatori e non solo che tenga conto del bisogno di:

  • aggiornamento e approfondimento di tematiche trasversali e attuali;
  • sostegno ai differenti ruoli professionali;
  • supervisione al lavoro di équipe e individuale;

I nostri percorsi sono realizzati da professionisti con ampia esperienza, con metodi attivi e approcci differenti, che favoriscano sguardi inter-culturali.

La nostra offerta prevede:

  • percorsi esclusivamente dedicati ai propri operatori
  • percorsi aperti anche alla partecipazione di professionisti esterni (linkerei alla pagina delle proposte 2019)
  • progetti di formazione, consulenza, supervisione specificamente creati per enti che ne facciano richiesta.

Il Team Formazione di Diapason è composto da

alessandra

Alessandra Di Minno
psicologa a indirizzo biogestaltico, pedagogista, referente del Team Formazione Supervisione

brabara

Barbara Di Tommaso
consulente ed esperta di progettazione socioeducativa

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Alessandro Ziliani
coordinatore pedagogico e progettista

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EMBODY  - L'ambiente relazionale sicuro

Sostenere la pratica educativa quotidiana, attraverso il modo in cui ci prendiamo cura di noi, degli altri e dell'ambiente.


La nostra natura relazionale si traduce nella ricerca frequente di contatto e scambio. Oggi sappiamo che questa nostra propensione è una funzione vitale: ci permette di regolare il nostro funzionamento corporeo, emotivo e psicologico. Come professionisti dobbiamo sapere creare ambienti relazionali sicuri perché le persone di cui ci occupiamo possano attingere alle proprie risorse pienamente.
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COME TE...
Come te nessuno mai

Percorso laboratoriale sul valore dell’educazione professionale anche dopo di noi


Conduce i partecipanti ad interrogarsi su una delle domande che ogni educatore si è fatto almeno una volta durante la propria carriera professionale: ma cosa è rimasto di me? Quesito fondamentale, dato che in ambito educativo si lavora perché l’altro possa fare senza di noi, perché impari ad usare ciò che abbiamo scoperto insieme, nella propria vita.