Tempo Insieme 2.0

Tempo Insieme è un Centro di Animazione Socio educativo del comune di Monza, gestito dalla Diapason, gratuito, per ragazze e ragazzi dagli 11 ai 16 anni rivolto alla prevenzione della dispersione scolastica.

Domenica 23 Febbraio il nostro servizio (come tanti altri) si è trovato nella situazione di dover chiudere le sue porte, per un tempo indefinito. Un luogo che per vocazione è aperto a tutti, ora, per un’emergenza sanitaria nazionale e mondiale, è costretto a fermarsi. Che fare adesso? I ragazzi? La scuola? Le famiglie? I laboratori programmati? Gli eventi? Gli incontri con i genitori? Tutto fermo, tutto in stand-by.

Dopo i primi momenti di sconforto abbiamo deciso di non fermarci del tutto utilizzando del tempo per lavorare sul back office, per le relazione, i monitoraggi, la programmazione estiva (che appariva un tempo fattibile per la progettualità), sistemare la sede e per fare quei viaggi in discarica che spesso ci si porta dietro da anni, per cercare di progettare e preparare al meglio le attività alla riapertura. Ma pensare al futuro non basta.

I ragazzi e le famiglie hanno bisogno di noi ora più che mai e dobbiamo dargli una risposta.

Più i giorni passano più il futuro diverso dall’oggi è lontano, non c’è tempo per preoccuparsi del domani, dobbiamo occuparci dell’oggi.

Dopo esserci confrontati in una video equipe (rigorosamente a distanza) abbiamo pensato di attivarci contattando ad uno ad uno i frequentatori abituali di Tempo Insieme: per sentirli, ascoltarli, per aiutarli nei compiti, per sostenerli, per passare del tempo con loro e ritrovare insieme quelle parentesi di quotidianità fatta di legami, affetto e volti amici. E così è stato.

Da Marzo 2020 abbiamo calendarizzato degli appuntamenti con i ragazzi del centro e l’iniziativa ha avuto e sta avendo un grande successo. Tutti i giorni abbiamo incontri telefonici (soprattutto video chiamate) con i “nostri” ragazzi delle scuole medie per il sostegno alle loro attività didattiche e ogni giorno riusciamo ad aiutarli nei compiti, quasi come se fossero ancora tutti qui sui nostri tavoli blu.

Entrando virtualmente nelle loro case possiamo conoscere e salutare i loro genitori, i loro fratelli e sorelle, i loro animali domestici e possiamo scoprire quali sono le loro piccole routine in questa quarantena epocale.

Ogni giorno sentiamo anche i ragazzi più grandi, gli adolescenti delle superiori, e anche con loro il tempo scorre, come i giga delle nostre connessioni, e ci perdiamo in chiacchiere, giochi e sorrisi.

Dietro lo schermo è tutto diverso, ma i ragazzi sono felici di aprire le porte delle loro case e si sentono privilegiati nell’usufruire di un servizio che si è messo al loro fianco adattandosi all’emergenza, in modo solidale e individualizzato. Si sentono infatti fortunati ad avere quell’appuntamento con l’educatore in un rapporto 1 a 1 che durante le consuete aperture del centro sono quasi impossibili.

Una relazione educativa mediata da uno schermo ma sempre fortissima, che ci permette di essere ancora presenti, di lavorare bene, di fare quello che ci viene meglio: ascoltare, aiutare e sostenere.

In queste settimane abbiamo “incontrato” molti ragazzi e ognuno di loro ha la sua storia, come Ylenia che si prenota 1 settimana prima per l’appuntamento e non riesce a mettere giù la chiamata con il suo educatore, come Alessandro e Angelica che ci trasmettono tanto affetto anche in video, come Marco e Ronny che si impegnano al telefono come mai avevano fatto dal vivo, come Noemi che ci racconta la sua giornata e ci sorride come se ci stesse abbracciando davvero, come i più grandi Farouk, Chiara, Luca e Alex che ci tengono a passare del tempo insieme a noi, ascoltando musica a distanza insieme, giocando su House Party, taggandoci nelle loro storie di Instagram, come Aziz, ex utente del servizio trasferitosi in Germania per motivi familiari e sportivi, che ci racconta la sua carriera da calciatore in partenza e la sua vita tedesca. Come Sabrina che mangia la sua cotoletta in videochiamata per stare in compagnia, oppure Christian che supera la sua timidezza e tira fuori la voce nel leggere e Anita che pazientemente svolge gli esercizi di matematica con un impegno mai visto. E Serena ed Elisabetta che ci contagiano di serenità e sano ottimismo adolescenziale.

Ognuno di loro richiede il nostro sguardo e la nostra attenzione ancora più di prima e lo strumento utilizzato non li spaventa ma anzi, li aiuta ad aprirsi.

Tempo Insieme non si è fermato, siamo qui a fianco ai nostri ragazzi anche oggi, come ieri.

I genitori ci ringraziano del lavoro svolto con professionalità e affetto, riuscendo a risolvere in parte il problema dei compiti da svolgere a casa e del valore degli appuntamenti delle videochiamate che aiutano questi cari adolescenti a tenere una routine nella giornata per non scambiare del tutto il giorno con la notte.

E tutto scorre, oltre all’acqua del fiume, anche le emozioni, le parole, i sorrisi, i numeri della matematica e le pagine di scienze, impacchettati dentro i giga in una educazione digitale che è per l’emergenza e forse del futuro.